giovedì 14 maggio 2015

Trivellazioni in mare? No grazie !

Ecco in quale Regione i 6 aspiranti governatori si sono confrontati sui problemi ambientali e che cosa hanno detto ...
13 maggio: Tap, Ilva, rifiuti, depuratori e tutela del paesaggio: il confronto a 6 tra i candidati alla presidenza della Regione Puglia si sposta da Legambiente dove si è parlato di temi vicini alla quotidianità dei cittadini. 

Differenze di vedute non troppo evidenti sull'Ilva, più nette sulla gestione dei rifiuti, quasi inesistenti sulla Tap e no assoluto alle trivellazioni in Adriatico. 

Tra gli aspiranti governatori non c'era solamente Michele Rizzi (Alternativa Comunista). Tre minuti a testa e una (chiassosa) clessidra virtuale a fermare i candidati.

Michele Emiliano, giunto con un po' di ritardo, ha puntato l'accento sul recupero delle acque per riutilizzarle in agricoltura, mentre sulla questione rifiuti, guarda alle biomasse e all'utilizzo dell'immondizia come fonte di approvigionamento energetico, cercando un equilibrio senza utilizzare combustibili fossili. 

Concetto opposto, invece, per Antonella Laricchia (M5S) e Riccardo Rossi (L'Altra Puglia): la prima ritiene indispensabile il rispetto delle '3 R' indicate dalla Ue, ovvero riduzione, riciclo e riuso dei rifiuti, occasione per incrementare anche l'occupazione giovanile, mentre per il ricercatore dell'Enea la strategia è rifiuti zero con attenzione ai danni causati dalle discariche e al rispetto dell'ecotassa per i Comuni inadempienti.

Differenti le posizioni nel centrodestra: Adriana Poli Bortone è favorevole a mini-termovalorizzatori, mentre Schittulli vorrebbe un meccanismo di premialità per le amministrazioni cittadine più virtuose. 

Sul tema dei depuratori, unanime la necessità di monitorarli e controllare i criteri per lo scarico a mare, come segnalato da Gregorio Mariggiò (Verdi) che ha citato la vicenda di Manduria, i cui dati degli abitanti del comune sarebbero stati gonfiati per permettere il reflusso delle acque sporche nello Jonio. 

Piano paesaggistico e consumo dei suoli hanno visto, invece, posizioni divergenti: Emiliano ha richiamato la collaborazione tra istituzioni e cittadini, anche attraverso il primo provvedimento che intenderà adottare se sarà presidente, ovvero una legge per la partecipazione attiva tout-court dei pugliesi, Laricchia e Rossi chiedono invece impatto zero e riutilizzo, Schittulli un confronto anche col mondo imprenditoriale e Poli Bortone il non abbattimento in alcuni casi ben precisi (per contrastare l'emergenza abitativa).

Scottante il tema Tapnessuno si pronuncia per il sì, ma lo spettro delle opinioni va dal no assoluto di Laricchia, Rossi e Maruggio, al no a San Foca di Emiliano, fino alla concertazione (con possibili benefit) proposta da Schittulli per i Comuni propensi per il sì. 

Sul grande siderurgico tarantino, invece, l'ex sindaco di Bari, propone la chiusura solo in caso di 'piano B', mentre la candidata portavoce del M5S (assieme a Rossi) propone una riconversione dell'area investendo il danaro in apposita formazione degli operai, guardando a turismo e bellezze naturali.

fonte: http://www.baritoday.it/politica/elezioni/regionali-puglia-2015/legambiente-tap-rifiuti-candidati-confronto-emiliano-schittulli-laricchia-poli-bortone-rossi-mariggio.html

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